1 Marzo 2012: UN PONTE PER BETLEMME
1° marzo 2004
“Uno ad uno, sei blocchi di cemento alti otto metri vengono posati in un largo solco da un’altissima gru. Sono i primi sei blocchi del muro. Da oggi, primo marzo 2004, Betlemme può chiamarsi “ufficialmente” una prigione. Ecco il primo pezzo di muro… ce lo troviamo davanti quasi all’improvviso, orribile. Il suo grigiore sta davanti a noi, abnorme, inumano: ci taglia fuori completamente dalla vita di normali, liberi esseri umani. L’hanno iniziato a pochi passi dal nostro ospedale. Davanti al muro regna il silenzio, anch’esso divenuto grigio e pesante. Sono pochi gli abitanti di Betlemme che si recano a vedere la triste novità di questi giorni, e per un po’ la giudichiamo quasi indifferenza, ma essi il muro non lo vogliono neppur vedere, non ne vogliono neppur sentir parlare, nauseati fino in fondo di una vita priva di dignità, vissuta pagando per tanta violenza.” (dalla LETTERA DA BETLEMME MARZO 2004 delle Suore del CARITAS BABY HOSPITAL)
1° marzo 2012
“Non possiamo più rimanere spettatori! Dobbiamo proteggere i nostri popoli per la loro sopravvivenza e le loro aspirazioni. Noi siamo con il nostro popolo con tutte le nostre forze, perché le sue sofferenze e le sue speranze sono le nostre”. Con questa forza si è levata la notte di natale la voce del Patriarca Fouad Twal. Da Betlemme voleva raggiungere tutto il mondo questo appello “perché i nostri bambini ci supplicano: lasciateci crescere normalmente giocando nei nostri villaggi e sulla nostra terra”. Ma Betlemme è soffocata dal muro di separazione e -aggiunge ancora il Patriarca- “la via per raggiungere Betlemme vogliamo che rimanga libera, senza ostacoli, come per i magi e i pastori”. Alla supplica del Vescovo si unisce quella di tutti i cristiani palestinesi, come i parrocchiani di Beit Jala, che difendono la loro terra che sta per essere requisita dall’esercito e ci chiedono di pregare con loro mentre celebrano l’Eucarestia tutti i venerdi alle 14.30, sotto i loro ulivi minacciati dalle ruspe israeliane.
Come rispondere all’appello del Patriarca che con apprensione insiste: “Noi alziamo la voce e chiediamo pace, soltanto pace. Chiediamo il riconoscimento dello Stato di Palestina come soluzione giusta al conflitto”?
La nostra risposta, qui in Italia, sarà anche celebrare la giornata del 1 MARZO. Vogliamo gettare un ponte di solidarietà e preghiera con tutti i cristiani di terra santa. Diffondiamo fin d’ora l’invito ad organizzare in tutte le città, nelle diocesi e nelle parrocchie, nei monasteri come nelle nostre famiglie.
GIOVEDI 1 MARZO saremo in comunione con i cristiani di Betlemme e ci sono ancora posti per chi potesse partecipare al PELLEGRINAGGIO SPECIALE dal 27 FEBBRAIO AL 1 MARZO ospitati nelle famiglie delle nostre parrocchie. (info: unponteperbetlemme@gmail.com )
“Anche le buone intenzioni e i discorsi non bastano più. Cerchiamo la pace concretamente con tutte le nostre forze ed energie. Ma siamo fiduciosi: niente ci può togliere la nostra speranza: né la paura, né le minacce, né l’arroganza degli uomini”(Fouad Twal)
La Giornata del 1 marzo 2009 la dedicheremo a :
● CONOSCERE l’appello della Chiesa madre di Gerusalemme che il Patriarca Twal ha lanciato la notte di natale. Rilanceremo così la voce dei cristiani.
● PREGARE animando momenti diversificati. Potremo stampare o ricevere UN CARTONCINO con le nuove preghiere del Consiglio delle chiese di Gerusalemme e le immagini della MADONNA DEL MURO, icona dipinta sul muro di apartheid.
● ENTRARE A BETLEMME CON LA MARCIA SILENZIOSA in programma nel PELLEGRINAGGIO DAL 27 FEBBRAIO AL 5 MARZO. È un’occasione per pregare nei luoghi santi della nostra fede, conoscere e condividere la dura realtà della gente e delle comunità cristiane che vivono da decenni sotto occupazione militare.
Scarica gli STRUMENTI per celebrare IL 1 MARZO 2012
1) PREGHIERA alla MADONNA DEL MURO: fronte / retro
2) LE PREGHIERE DEI FEDELI per la Liturgia domenicale
3) LA VEGLIA DI PREGHIERA
4) TRE APPROFONDIMENTI. La riflessione, La testimonianza, L’approfondimento.
PROMUOVONO Un Ponte per Betlemme:
Patriarcato Latino di Gerusalemme, Parrocchie di Betlemme, BetJala e BetSahour, Centro Al-Liqa per il Dialogo Interreligioso, Pax Christi Italia, Pattuglia Terrasanta Agesci Toscana, Suore del Caritas Baby Hospital.
INFORMAZIONI : Richiesta di materiali e suggerimenti per l’animazione e testimonianze di volontari che hanno conosciuto il dramma degli abitanti di Betlemme: nandyno@libero.it