PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE a GAZA e in tutta la TERRA SANTA

Marzo 2007


Come utilizzare il calendario della preghiera

Il calendario è lo strumento principale di condivisione della fraternità. E’ quindi importante comprenderne bene l’utilizzo; basta capire 4 passaggi:

1) Il giorno corrente è indicato da una cornice quadrata.

2) I giorni in cui qualcuno ha dato disponibilità per la preghiera sono colorati con il colore rosso. I giorni in cui non c’è nessuno sono colorati con il colore nero.

3) Passando il mouse sui giorni occupati si apre una finestra con il nome delle persone, comunità … che pregano in quel giorno.

4) Cliccando con il mouse sulle giornate occupate si accede direttamente alla pagina nominativa in cui è possibile condividere riflessioni, testi di meditazione, preghiere, veglie …

Segni

Lo spazio della preghiera và sempre “costruito, curato e abitato” di gesti e di segni che, più di tante parole, possono rimanere nel cuore e nella memoria e trasformarsi in azioni e scelte di vita. Questo vale per la preghiera personale e soprattutto per la preghiera comunitaria.

Ne proponiamo alcuni.

1) LA LAMPADA DELLA PACE

La fiamma che arde è segno di una piccola luce che illumina la notte; ha il sapore della speranza, dell’attesa, della veglia. La lampada della pace è fabbricata in un piccolo villaggio cristiano della Palestina occupata, Taybeh, in cui Padre Raed Abusahlia, sacerdote della piccola comunità cattolica, ha organizzato una cooperativa con l’obiettivo di non fare emigrare gli abitanti del posto. Il muro, l’occupazione, le violenze quotidiane e soprattutto la mancanza di lavoro in Palestina stanno provocando la fuga di tantissime persone e in particolare, tra queste, dei cristiani. Padre Raed ha un sogno: “se tutte le comunità cristiane del mondo comprassero una lampada per pregare per la pace … noi potremmo lavorare e rimanere nella nostra terra!”. PaxChristi Itlaia è in contatto con Padre Raed per tutte le iniziative nonviolente legate alla Campagna Ponti e non Muri; le lampade possono essere richieste alla segreteria di PaxChristi Italia. Comprarla è un concreto gesto di solidarietà verso i fratelli e le sorelle della Palestina.

Scarica la brochure di Taybeh e della lampada della pace

2) LA BANDIERA DELLA PACE

L’arcobaleno è il simbolo dell’alleanza rinnovata tra Dio e la Terra e come tale è simbolo dello Shalom. Ma è anche simbolo della “convivlità delle differenze”, della “pluralità dei colori” di cui è composta la pace. La bandiera della pace rappresenta tutto questo. La bandiera venne utilizzata per la prima volta da Aldo Capitini nella prima marcia Perugia-Assisi del 1961 Da allora è diventata il simbolo del composito e variegato movimento che, in ogni parte del mondo, si spende in modo nonviolenta contro la guerra. Le bandiere possono essere richieste alla segreteria di PaxChristi Italia.

3) L’ICONA DELLA RICONCILIAZIONE

L’idea dell’Icona della Riconciliazione naque nel contesto del programma di Pax Christi Internazionale nel Medio Oriente in 1999: la riunione internazionale del Consiglio tenutasi a Amman e Gerusalemme e una serie di incontri nell’Egitto, in Israele, nel Libano e nel Palestina. L’Icona della pace è stata dipinta nel Monastero di “San Giovanni nel deserto”, vicino a Gerusalemme, ed è stata donata al movimento il 1° luglio 1999 nella città santa di Gerusalemme. Attualmente è esposta al segretariato internazionale a Bruxelles.
L’Icona vuole presentare Cristo come fonte della riconciliazione, della liberazione e della pace e simboleggia i collegamenti vitali delle tradizioni cristiane orientali ed occidentali nel contemplare e vivere la pace di Cristo. L’Icona ha due immagini centrali. Nella parte superiore Esau e Giacobbe, nel momento della riconciliazione, si abbracciano in piedi mentre calpestano una spada; ai piedi dell’immagine il titolo dell’icona, “Cristo è la nostra riconciliazione” è scritto in greco, latino ed ebreo. Sotto, Gesù Risorto sta insegnando il padre nostro ai discepoli nella Gerusalemme Celeste; ai piedi di questa immagine, le parole del padre nostro sono scritte Aramaico, lingua che si pensa Gesù usasse per parlare. Altre immagini mostrano le storia bibliche di Sara e Isacco (Genesi 21:12), Hagar e Ishmael (Genesi 21:13), la donna Samaritana e Gesù (Giovanni 4:5 - 26), la donna Sirofenicia e Gesù (Marco 7:24 - 30), la Gerusalemme nel cielo (Joel 4:16 - 17) e la Preghiera del Gignore (Luca 11:2 - 4).
La stampa dell’Icona può essere richiesta presso la Segreteria di PaxChristi Italia.

Guarda l’immagine completa dell’Icona della Riconciliazione

Archivio preghiere

… in costruzione

News

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2) LETTERA DI PAXCHRISTI
Lunedì 6 Agosto 2007

Trasfigurazione del Signore
Anniversario di Hiroshima

Carissimi-e,

La liturgia di oggi ci dona di contemplare tre icone che ben declinano i volti della pace:

Mosè, l’Esodo. Don Tonino ci ha sempre ricordato che la ricerca della pace è, oggi più che mai, un esodo, un uscire dalle nostre sicurezze, dai nostri recinti, dalle nostre identità chiuse, dal nostro stile di vita… Esodo è rompere gli ormeggi e mettersi in cammino, attraverso le fatiche, verso una terra nuova e verso una fraternità nuova.

Elia, la Profezia. Ma cosa significa esser profeti? Quanto occorre vegliare perché la voce profetica non si trasformi nel suo contrario! Elia ha scelto, sul Monte Carmelo, la via della violenza nell‚annunciare la verità del suo Dio; è vittorioso sui suoi nemici, i profeti di Baal, e sceglie di sgozzarli uno ad uno. Eppure questa suo gesto di forza non gli basta ad allontanare da sè la paura, il senso del proprio limite e della propria fragilità. Elia è il simbolo dell’uomo che trasforma la fede in ideologia e che sente su di sè il fallimento della violenza che ha usato; una violenza che spegne in lui ogni forza vitale fino a fargli meditare il suicidio. Ma Dio non lo abbandona e gli si rivela ancora non nei segni della potenza, ma nel sussurro di una “brezza leggera”, tutta da ascoltare.

Si può gridare la pace, si può essere “pieni di zelo” per la pace… ma la vera profezia deve saper custodire la propria piccolezza e rimanere sempre in “ascolto” della voce di tutte le “brezze leggere”.

Gesù, la Nonviolenza. Nella sua vita e nella sua Passione, Gesù ha annunciato al mondo il volto più profondo di Dio che è nonviolenza assoluta e che assume su di sé la violenza del mondo, svelandola e portandola a guarigione.

L’Esodo, la Profezia, la Nonviolenza. Oggi Dio ci dice di avere questi tre volti.

E ci invita ad una contemplazione che non si può fermare su un monte, lontano dalla vita, ma scende per le strade della ferialità, entra nelle contraddizioni, si immerge nei luoghi della violenza, della sofferenza, dell’ingiustizia, della guerra.

Contempliamo insieme allora, immersi nella vita di questi giorni, il volto di questo Dio che ci appare!

Nel silenzio di questo giorno di inizio Agosto, silenzio squarciato solo dalle campane che ricordano l’Apocalisse della prima bomba atomica, PaxChristi vi propone di prender parte al percorso “12 Raccolti”, la “Fraternità Itinerante di preghiera per la Pace”. Uno spazio aperto in cui ogni giorno unirsi in preghiera per la Pace, là dove siamo.

Passate parola; agli amici, alle persone che incontrerete, alle Parrocchie, alle Comunità Monastiche, ai fratelli e alle sorelle di tutte le Chiese cristiane. Non lasciamo che passi giorno senza che salga al Dio della pace una preghiera incessante perché il volto che oggi ci rivela possa risplendere ed abitare su questa terra ancora ferita dalla guerra e dalle ingiustizie.

SHALOM
PAXCHRISTI ITALIA

Per informazioni e per iscriversi a 12 Raccolti consultare il sito
www.dodiciraccolti.it

Il volantino

Di seguito potete scaricare il pieghevole dell’iniziativa “Dodici Raccolti” da utilizzare liberamente ogni qual volta desideriate invitare altri amici o altri soggetti a prender parte a questo percorso di Preghiera per la Pace.

Pieghevole Dodici Raccolti

Dalla Bibbia

Come accostarsi alle Scritture?

Ci piace condividere come lo scrittore Erri de Luca racconta il suo modo di accostarsi alle Scritture: “Per molti anni di vita da operaio ho sfogliato le Scritture sacre e il loro antico ebraico un’ora prima di uscire al lavoro. Mi pareva così di afferrare qualcosa da ogni nuovo giorno prima di farmelo portare via dalla stanchezza. Credo di essere stato tra i pochi operai felici di buttarsi giù presto dal letto, perché quell’ora prima era la mia caparra. Anche adesso che non faccio più il mestiere ho custodito l’usanza e l’orario.
“Come salverà il pastore da bocca del leone due zampe o un pezzo d’orecchio così saranno salvati i figli d’Israele” (Am 3,12). Questo verso del profeta Amos, faceva disperare Sergio Quinzio, mio amico indelebile, perché la salvezza era affidata a rimasugli inservibili. A me invece ha procurato conforto: quei brandelli di un giorno sbranato era segno che non tutto il tempo affidato andava perduto. Il pastore di Amos contende alla belva quei brandelli perché deve spiegare al padrone del gregge la perdita subita. Non per sua incuria la pecora è mancata, ma per l’assalto di una necessità maggiore contro la quale ha tentato di resistere. La mia ora salvata dal resto del giorno è il pezzo d’orecchio, la zampa che ho riportato indietro dallo spreco inesorabile, sbranatore del tempo assegnato.
Ogni mattino a testa vuota e lenta accolgo le parole sacre. Capirle per me non è afferrarle, ma essere raggiunto da loro, essere così quieto da farsi agitare da loro, così privo d’intenzione da ricevere da loro e così insipido da farsene salare. Così sono diventato ospite a casa delle parole della Scrittura sacra.”
(da Erri De Luca, Ora prima, Qiqajon)”

La Bibbia racconta la storia di come un popolo si è aperto, attraverso i secoli, alla relazione con Dio. In questo cammino di ricerca, di alleanza, di fedeltà e di amore, decisiva è stata l’evoluzione dell’idea e della pratica della violenza e della guerra. La Bibbia è intrisa di violenza perchè parla di un umanità che fà ogni giorno i conti con la propria aggressività, con la propria capacità di sopraffare, di uccidere, di creare ingiustizia; ma la presenza di Dio indica la possibilità di un cammino diverso: la nonviolenza che tutto accoglie, che fà verità, che ama, che perdona, che disarma, che riconcilia … che è capace di salvare!

Di seguito riportiamo una serie di testi di riferimento tratti dalla Bibbia sul rapporto Pace-Spiritualità-Preghiera. Cliccando sul titolo è possibile scaricarli.

1) Salmodia della pace
Una raccolta di salmi sul tema della pace

2) Elenco di brani biblici sulla pace
Elenco di vari passi biblici sul tema della pace

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