Milano - Veglia di preghiera in solidarietà con il popolo della Birmania
| 30 Settembre 2007 | ||
| 18:30 | a | 20:30 |
Varie associazioni cittadine, tra cui il Punto Pace di Milano, e varie Chiese cittadine hanno vissuto questa sera un momento molto intenso di preghiera per il popolo Birmano, fatto soprattutto di ascolto della vita della gente e della straordinaria esperienza di resistenza e di lotta nonviolenta dei monaci Buddisti e di tantissime altre persone. La preghiera si è conclusa con la firma dell’appello di Amnesty International per la Birmania e con un marcia silenziosa per le vie del centro portando vari drappi colorati del color delle tuniche dei monaci.
Il Comitato di presidenza del Consiglio delle Chiese di Milano ha inviato il seguente messaggio:
“Siamo profondamente colpiti dalla repressione e dalla violenza che sta attraversando tutto il popolo della Birmania, oltraggio a Dio e all’uomo. Ci sentiamo vicini ai fratelli e alle sorelle di quella terra, vittime di crimini che indignano tutto il mondo e che li privano dell’inalienabile diritto di vita e di libertà.Siamo testimoni del coraggio di tantissimi monaci seguiti da altrettanti giovani colpiti nella loro pacifica protesta, rastrellati nei monasteri e che stanno pagando con la loro vita la strada della democrazia. Con Gandhi ripetiamo che “l’unica virtù che vogliamo rivendicare è la nonviolenza, la più alta qualità del cuore”. Come cristiani insieme ad una ferma denuncia contro la dittatura che semina odio radicato nella paura e che soffoca la vita, pertamto ci rivolgiamo al Dio della pace invocandolo:
“Donaci, Signore, il dono della pace, della pace vera che ha per fondamento la giustizia e l’amore: quella giustizia e quell’amore di cui ci hai dato testimonianza fino a morire per noi. Affidiamo a Te il popolo della Birmania, a Te che hai subito la violenza e che hai vinto la morte donando la libertà e la pienezza all’umanità intera. AMEN”
Scarica il testo della veglia In preghiera accanto al popolo birmano
Guarda il filmato “LIBERI DALLA PAURA: la sfida della nonviolenza”
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